Archive for ottobre, 2013


Crociera nell’infinito.

In questo blog, ci occuperemo anche di narrativa e, per inaugurare questa categoria, abbiamo pensato di parlare di un bel romanzo di fantascienza avventurosa. Nel descrivere questo libro, ci saranno sicuramente degli spoiler, ma non temete, Mystereggs pensa anche a questo; i punti incriminati, infatti, saranno accuratamente segnati, in modo che, chi volesse leggerlo, possa farlo tranquillamente. Alla fine dell’articolo, ci sarà anche una breve considerazione finale. Speriamo che vi piaccia, e non dimenticate di commentare.

Di questo articolo si occuperà Myster-X.

La copertina dell’edizione più recente (2009)

Una delle copertine più vecchie (prime pubblicazioni della collana Urania)

Crociera nell’infinito è un romanzo di fantascienza di Alfred Elton Van Voght, considerato un classico del filone della space opera. Il romanzo è costituito dalla fusione di quattro racconti originariamente pubblicati dall’autore fra il luglio 1939 ed il maggio 1950, poi editi in un testo unico nel 1950 in Canada con il titolo The Voyage of the Space Beagle.

I racconti confluiti nel romanzo sono i seguenti:

  • “Black Destroyer”, pubblicato nel luglio 1939 sulla rivista di fantascienza Astounding (capitoli da 1 a 6)
  • “War of Nerves”, pubblicato nel maggio 1950 sulla rivista di fantascienza Other Worlds (capitoli da 9 a 12)
  • “Discord in Scarlet”, pubblicato nel dicembre 1939 su Astounding — il secondo racconto di fantascienza dato alle stampe da Alfred Elton van Vogt (capitoli da 13 a 21)
  • “M33 in Andromeda”, pubblicato nell’agosto 1943 sempre su Astounding. (capitoli da 22 a 28)

Il romanzo fu ripubblicato nel 1952 con il titolo Mission: Interplanetary.

Il volume è stato pubblicato in lingua italiana, per la prima volta, il 10 novembre1953 nella collana Urania (numero 27) ed è stato poi ripubblicato più volte nella stessa collana; l’ultima uscita è avvenuta nel mese di novembre dell’anno 2009 (numero 82).

L’opera parla del viaggio dell’astronave Argus, che riprende, si nota anche nel titolo  canadese, l’impresa compiuta dal brigantino Beagle, il quale ospitò Charles Darwin. In effetti, anche questa avveneristica impresa ha uno scopo naturalistico. L’equipaggio della suddetta nave spaziale, composto da molti scienziati di tutte le discipline (fisica, storia, astronomia, matematica, biologia, connettivismo) e da una piccola fazione di militari, deve, infatti, vagare nello spazio infinito per trovare e studiare altre forme di vita. Nel prodotto finito, si nota ancora l’unione dei quattro racconti inizialmente separati, poiché i quattro capitoli in cui esso è diviso, seppure collegati, narrano vicende in essi conclusi.

1) Coreul.

La prima creatura nella quale si imbatteranno sarà Coreul. Un Coeurl è un essere virtualmente immortale, intelligente, feroce e spietato, con l’aspetto di un felino gigantesco sormontato da tentacoli. La sua storia è davvero interessante e si scoprirà andando avanti con la lettura, più si saprà delle sue origini, più lui diventerà furbo e pericoloso. /Attenzione spoiler/ Egli non è un normale animale, ma è stato mutato geneticamente da una civiltà evoluta ora scomparsa, pertanto, ha coscienza di se ed è capace di pianificare, mettendo a repentaglio la vita di tutti quanti e in seria difficoltà il comparto militare. Solo Elliot Grosvenor, l’unico esponente di una nuova scienza, il connettivismo, che verrà analizzata successivamente, riuscirà a salvare la missione e l’equipaggio. La prima vittima del micetto spaziale sarà il chimico Jarvey. Dopo la macabra scoperta del cadavere dello scienziato, Coreul viene imprigionato, ma, durante la notte, grazie ai suoi impensabili poteri, capaci di rendere inutile la tecnologicissima gabbia di metallo irradiato d’energia, fugge, andando alla ricerca del suo necessario pasto: il potassio contenuto nelle cellule ancora viventi. Nemmeno i vibratori (non pensate male, sono delle armi portatili.) degli uomini a bordo possono nulla, bloccati dai lunghi baffi del “micino”. Alla fine, grazie al piano del già citato connetivista, che spinge il “gattone spaziale” a fuggire su una scialuppa di salvataggio, Coreul viene fatto saltare letteralmente in aria con i missili dalla Argus./Fine spoiler/

Riim.

Lasciato alle spalle il pericolo del “gatto”, l’astronave Argus procede nela sua missione; la quotidiana vita di bordo è animata, come sempre, dalle divergenze e lotte politiche fra le varie fazioni di scienziati. Le imminenti elezioni per il nuovo capo della spedizione non fanno altro che peggiorare il clima già teso. All’interno di questa siutazione sociale, incontriamo i Riim, creature simili a grandi uccelli e, senza saperlo, quasi onnipotenti. /Attenzione spoiler/All’improvviso, un flusso di immagini visive irrompe nelle coscienze dei componenti dell’equipaggio, confondendole e rendendo espliciti gli antagonismi. Quelli che erano conflitti latenti, frenati dalla ragione, si trasformano in guerre aperte ed attacchi paramilitari; in questo modo l’astronave si trasforma in un campo di battaglia. I responsabili di questa destrutturazione psichica sono i già citati Riim, un popolo di esseri intelligenti probabilmente discendenti da un ramo evolutivo affine a quello degli uccelli terrestri. I Riim inviavano le loro allucinazioni ipnotiche con intenzioni pacifiche, ignari dell’effetto dannoso che esse avrebbero avuto sugli esseri umani. Soltanto Grosvenor, educato dalla scienza connettivista, che mette in relazione le varie scienze e addestra la mente ad essere più resistente, a padroneggiare la suggestione ipnotica, grazie ad un apparecchio del suo reparto, riuscirà, intraprendendo un viaggio extracorporale, a contattare i Riim e ad evitare, così, l’autodistruzione dell’Argus. /Fine spoiler/

Ixtl.

La terza creatura incontrata dall’astronave sarà Ixtl, creatura immortale e resistente a ogni possibile condizione, tant’è che intercetta l’Argus mentre vaga, per inerzia, nello spazio profondo. L’equipaggio, ormai cauto, vuole studiare la strabiliante creatura, ma non la porta all’interno della nave spaziale, tuttavia, Ixtl ci sguscia dentro, passando attraverso la materia, per attuare il suo piano riproduttivo. /Attenzione spoiler/Ormai, Grosvenor e, in generale, il connettisvismo godono di grande considerazione (ha salvato la vita a tutti già due volte, vorrei ben vedere), quindi, sarà proprio lui ad elaborare, anche grazie alla teorie dell’evoluzione ciclica dell’archeologo Korita, che permette di prevedere il comportamento di ogni essere vivente, il piano salvifico. Sarà un momento orribile: molti moriranno e verranno usati come involucro per le uova del mostro, altri saranno fatti fuori cercando di ucciderlo, ma, alla fine, sarà lui stesso ad uscire dalla nave, Ingannato dagli uomini che voleva usare per riprodursi, i quali gli hanno fatto credere di voler far saltare in aria l’ Argus./Fine spoiler/

Anabis.

Anabis e il degno avversario per concludere la pluriennale missione. Questa volta, Grosvenor si troverà da solo ad affrontare la minaccia, disprezzato com’è dai suoi compagni./Attenzione spoiler/La particolarità di Anabis sta nel fatto che lui non sia una semplice creatura in carne ed ossa, quelle che abbiamo visto fin’ora non erano certo normali, tuttavia, nessuna può batterlo, in quanto lui impersona l’intera galassia Andromeda. Costui, inizialmente, non era così immenso, ma cresceva cibandosi; per la sua ingordia, si ritrovò sempre più gigantesco. Non si fermò mai e nel giro di migliaglia e migliaglia di anni esaurì tutto il cibo, fino ad essere costretto a creare nuovi pianeti con habitath primordiali. Quando, ormai, anche questa nuova fonte di nutrimento iniziò a scarseggiare, non poté fare altro che migrare e vide nella nave in avvicinamento una sorta di faro verso una galassia più feconda. Grosvenor, che, a differenza dei suoi compagni, aveva capito le intenzioni del mostro, propose di prolungare la missione di almeno altri cinque anni, ma, incontrando un forte disaccordo, fu costretto ad utilizzare le sue strumentazioni connettiviste per “strapazzare il cervello dei suoi oppositori”, rivelando, nel mentre, capacità che oserei definire Sherlockiane. A questo punto, con l’equipaggio nelle sue mani, il connettivista bombardò Anabis con siluri radioattivi per uccidere le forme di vita da cui traeva nutrimento, per poi partire alla volta della nebulosa NGC 50347. La creatura, credendo che stessero ritornando a casa, li seguì, disperdendosi e morendo di fame lungo il tragitto./Fine spoiler/

CONSIDERAZIONI FINALI.

Crociera nell’infinito, secondo me, è un libro per tutti e non solo per gli appassionati di fantascienza. E’ avventuroso e anche realistico, realistico, sì, perché racconta pure dinamiche sociali ben accurate e approfondite, tanto che, leggendolo, sembra quasi di trovarsi veramente su un’astronave con moti altri compagni di viaggio. Quest’opera costituisce, quindi, una finestra dalla quale si può vedere come siamo e come saremo (teoria dei cicli storici di Korita).

 

Arrivederci e alla prossima.

Myster-X

Un Vault, per chi non lo sapesse, è una specie di bunker sotterraneo, prodotto dalla Vault-Tec, con lo scopo di proteggere i cittadini durante gli attacchi nucleari. All’interno del mondo di Fallout (dunque in America), è stato stimato, dovrebbero esserci più di 400.000 Vault, eppure, tra i vari episodi della serie, se ne contano appena 122. Perchè?

Entrata di un Vault

Entrata di un Vault

Il vero scopo del governo era quello di effettuare degli esperimenti che testassero le reazioni umane davanti a questo tipo di segregazione.

Ecco la locazione del misterioso Vault 11

Ecco la locazione del misterioso Vault 11

Uno tra i Vault più misteriosi è il numero 11. Perchè? E basta con ‘ste domande, se aspetti un attimo te lo dico! All’interno, un numero imprecisato di abitanti, fu sottoposto a un singolare test: ogni anno il sovrintendente doveva scegliere una persona e… semplicemente… ammazzarla. Un computer era incaricato di assicurarsi il compimento dell’operazione, se però non fosse stato sacrificato nessuno, fu detto agli abitanti, tutti sarebbero morti.

Inizialmente, solo il sovrintendente era a conoscenza di queste regole, in seguito, però, i residenti si resero conto che qualcosa non andava per il verso giusto (effettivamente non è facile far sparire le tracce di un omicidio, avete mai provato? No? Bhè, neanch’io…stavo solo… scherzando), così la verità venne a galla. Decisero allora che, considerate le circostanze, solo chi li mandava a morire sarebbe stato degno di essere sacrificato: in altre parole, il sovrintendente sarebbe dovuto morire e, da quel punto in poi, l’elezione a sovrintendente sarebbe valsa come carica a “sacrificato dell’anno”, con tanto di festa “all’ultimo grido”.

Si vennero così a creare veri e propri partiti per l’elezione dello sfortunato; tra questi ricordiamo quello della “Giustizia”, il cui leader era Roy Gottlieb. Fu proprio questi a minacciare la donna Katherine Stone di uccidere (legalmente parlando) suo marito, se lei non gli avesse fatto dei favori sessuali. La donna accettò e, come qualsiasi altro cattivo decente avrebbe fatto, Roy votò ugualmente l’uomo. Katherine optò allora per una vendetta personale, ucidendo tutti i membri della “Giustizia” e , allo stesso tempo, attirando a sè tutto l’odio della gente in modo da poter essere sostituita al marito.

Prima di essere perforata da centinaia di proiettili, Katherine, da nuova sovrintendente, modificò il sistema, rendendo casuale la scelta della vittima sacrificale.

Si proseguì con questo sistema per moltissimi anni, finchè, rimasti in cinque, gli abitanti scoprirono l’orribile verità

Ma vediamo prima come il giocatore la scoprirà a sua volta. Dopo essere entrati nel Vault 11 si potrà accedere ad una saletta (la stanza dei sacrifici), in cui ci si potrà sedere e gustare un ottimo filmato, attraverso il quale il giocatore sentirà lodare le comodità dell’oltretomba, inducendolo ad accettare la propria morte. Finito il video, spunteranno fuori quattro torrette ed alcuni robot da distruggere. Se si riuscirà a sopravvivere, si potrà avere accesso ad un’altra sala

Sarà difficile all'inizio capire dove vuole andare a parare il filmato

Sarà difficile all’inizio capire dove vuole andare a parare il filmato

Ed è proprio qui che, se gli abitanti si fossero ribellati, sarebbero finiti. Si scopre dunque che il vero obiettivo del Vault era calcolare il tempo impiegato dai residenti a rifiutarsi di sacrificarsi! Ciò avrebbe causato l’apertura del Vault e la conseguente liberazione della gente al suo interno. E, come testimoniano alcuni file audio, furono solo gli ultimi cinque a farlo; eppure la verità afflisse così profondamente quattro di loro, da spingerli al suicidio. Dell’ultimo non si sa niente…

Per chi volesse vedere il video di gameplay consiglio: http://www.youtube.com/watch?v=jyN_fmTeohg

Spero che l’articolo sia stato di vostro gradimento; non dimenticate di lasciare un commento e di seguirci tramite la nostra pagina Facebook.

Myster-K

Salve lettori, benvenuti a questo primo articolo della sezione dedicata ai più grandi crimini della storia.

Ciò che oggi tratterò è un uno dei casi più eclatanti di omicidi seriali, in particolar modo mi riferisco ai delitti delle vedove nere. I serial killer vengono infatti suddivisi in categorie, che li differenziano per moventi; è dunque spontaneo chiedersi: che cos’è una vedova nera? La vedova nera è una tipologia di serial killer che prende il nome dall’omonimo ragno, a tale categoria appartengono quasi solamente donne che, perlopiù motivate da avidità economica, uccidono genitori, mariti (i più disgraziati) e, addirittura, i loro stessi figli! La storia conta anche numerosi casi di “vedovi neri” (l’equivalente maschile), nonostante ciò il numero di componenti femminili è decisamente superiore, del resto chi, se non la donna, è più esperto nell’arte della seduzione? Questa mia domanda retorica potrebbe a sua volta suscitarne una nell’immensa immaginazione del carissimo lettore: Perchè è fondamentale la seduzione? A questo punto sono costretto a darvi l’orribile risposta ma, visto che siamo in tema, ve la do sotto forma di un ulteriore domanda che sintetizzi il pensiero di queste donne fatali: Perchè fermarmi? In fondo ho guadagnato uccidendo… adesso potrei arricchirmi…

Finita la premessa, direi che è giunto il momento di cominciare. Tra le tante brutte facce vittoriane (è questo il periodo in cui si contano maggiori vedove nere) ho scelto quella di Belle Gunness, vissuta, secondo la pagina di Wikipedia da cui traggo numerose informazioni, in America (anche se nata in Norvegia) tra il 1859 e il 1908(?) (vedremo in seguito la causa di questo allarmante punto interrogativo). Su la sua testa furono imputati ben 40 omicidi, è comunque noto come i crimini, scoperti in casi di serial killer di questo livello, siano molto probabilmente incompleti; il totale potrebbe perciò aumentare alla modica cifra di 60 assassinii!

Un viso angelico, non trovate anche coi?

Un viso angelico, non trovate anche voi?

Entrando più nello specifico della sua vita, scopriamo che la piccola Brynhil (era questo il suo nome vero) nasce in una povera famiglia in cui il padre, che riesce a stento a sfamarla, lavora come tagliapietre e la madre è una semplice casalinga. La giovane donna cresce dunque come un maschiaccio, in un ambiente in cui capisce l’importanza del lavoro, in altre parole, svolge fin da piccola lavori pesanti, diventando, alla finen alta circa 1,83 cm e con un peso superiore ai 90Kg. Prego adesso l’attento lettore di tenere a mente questi ultimi particolari dettagli, su cui tornerò in seguito. Il nostro soggeto viene definito da una delle sue tante sorelle come desideroso di denaro, ciò porterà la giovane Brynhil ad avere un discreto successo in ambito lavorativo; nelle relazioni con i coetanei si dimostra invece maliziosa e bugiarda; morale della favola: nulla di buono.

Alle precedenti informazioni psicologiche va aggiunta una vicenda che, sebbene non si sia ancora dimostrata la sua autenticità, fungerebbe perfettamente da molla che fa scatenare gli istinti più sadici e avidi di cui si trovano i presupposti. Secondo questa versione, infatti, durante una festa country, Brynhil, incinta, fu colpita da un calcio nell’addome, perdendo così il bambino (secondo alcuni, il padre del bambino, sospettato di aver sferrato il colpo, fu la vera prima vittima della donna; non a caso morì, secondo loro, solo un mese dopo). A seguito dell’episodio, si trasferì in America e cambiò nome in Belle.

Nel 1890 conobbe e sposò un sorvegliante notturno di nome Madds Sorensen, nello stesso periodo adottò Jenny Olsen, una bambina di otto mesi. Alcuni anni dopo vinse una causa legale in cui il vero padre chiedeva il riottenimento della propria figlia… magari avesse vinto lui…

Fu in questo periodo che avvenne la prima morte, e fu una grandissima fortuna per Belle che ciò avvenne proprio l’unico giorno in cui, durante il passaggio da un’assicurazione ad un’altra, erano entrambe attive… Il dottore che visitò il povero Mads riscontrò alcuni sintomi tipici dell’avvelenamento da stricnina, ma la triste vedova rispose di avergli semplicemente somministrato la polvere contro il raffreddore, precedentemente prescritta dal medico di famiglia. Il caso fu archiviato come morte per cause naturali…

Belle Gunness con le sue figlie morte di colite acute, secondo alcuni le vere prime vittime uccise con l'arsenico (assai probabile)

Belle Gunness con le sue figlie morte di colite acuta, secondo alcuni le vere prime vittime uccise con l’arsenico (assai probabile)

Un altro colpo di fortuna si presentò un paio di mesi dopo quando, dopo aver speso i soldi delle assicurazioni per acquistare una negozio di abbigliamento, questo prese fuoco, a detta dell’interessata, per lo scoppio di una lampada al kerosene (mai ritrovata nelle indagini della polizia). Inutile dire che anche il negozio era cospicuamente assicurato.

Più macabro fu il secondo assassinio… Belle Gunness si risposò con un certo Peter (da cui prese il cognome), il punto è che questi altro non era che un macellaio… Fu dunque così che “accidentalmente” il tritacarne posto sulla mensola cadde addosso al marito. Ma la storia non finisce qui: la polizia si insospettì e avviò delle indagini accurate, quando, inaspettatamente, la figlia Jenny si fa avanti, riferendo di aver assistito all’incidente. La polizia decide dunque di chiudere il caso; ma perchè Jenny fece quella affermazione, quando, alcuni anni dopo, raccontò ai compagni di scuola di aver visto la propria madre adottiva commettere l’orribile delitto?… si riaprirono le indagini, ma… la ragazza negò tutto. Si ipotizza naturalmente che la diabolica Belle l’avesse convinta a tacere, ma adesso Jenny diventa un peso… La madre, colpita dall’affermazione della figlia, decide di sbarazzarsene mandandola in un lontanissimo collegio. La partenza fu così rapida che la ragazza, dopo aver promesso ad un suo compagno di passare a salutarlo prima di partire, non lo fece: Jenny doveve sparire il più velocemente possibile…

La morte di Peter Gunness suscitò i sospetti del fratello, che, per tenerla al sicuro, rapì sua nipote (la figlia di Peter affidata a Belle), ma, a quanto ci risulta, la vedova se ne fregò e proseguì la sua vita come se niente fosse (va inoltre aggiunto che di figli ne ebbe comunque a volontà dalle sue innumerevoli relazioni amorose).

La morte del secondo marito lasciò un senso di solitudine nella sfortunata, decise così di rifarsi attirando, con la sua sensualità, diversi amanti. Pubblicò quindi un annuncio in cui scrisse: “Donna attraente proprietaria di bella fattoria in ottime condizioni cerca uomo affidabile benestante scopo matrimonio“. I pretendi che si presentavano dovevano consegnare, veniva detto loro, per la “conquista della fiducia”, un’ingente somma di denaro; ciò che accadde come conseguenza fu questo: John Moo si presentò con mille dollari, una settimana dopo Belle scomparve dalla fattoria. Il successivo fu uno dei pochi a salvarsi: applicando il metodo ” renditi conto e fuggi”, riuscì infatti a svegliarsi in tempo la notte… e a vedere un sinistro sorriso proveniente da una donna in piedi accanto al letto: scappò alla velocità di un fulmine. Per renderci comunque conto dell’abilità seduttiva di questa donna, va osservato che riuscì ad ammaliare un uomo che, vedendosi davanti un donna sui 48 anni, vestita come un uomo e con un atteggiamento rude, stava per andarsene.

Compare a questo punto dell’intricata vicenda un nuovo personaggio: Ray Lamphere. Quest’uomo, che in precedenza lavorava per Belle, amava a tal punto la donna, da diventare eccessivamente insistente e da essere da questa licenziato e denunciato alle autorità. Su questo strano individuo tornerò dopo; proseguiamo…

Alla tenuta Gunness si fa avanti un altro spasimante, il quale, dopo avere firmato un assegno intestato alla sua amata, scompare dalla scena…

Ma questa volta c’è una sostanziale differenza rispetto agli altri pretendenti privi di parenti: Andrew Helgelien, la vittima, ha un fratello di nome Asle che, come per il fratello di Peter Gunness, si insospettisce e denuncia la scomparsa allo sceriffo… peccato che, proprio quella notte, la fattoria di Belle fu trovata distrutta da un incendio. All’interno furono rinvenuti i cadaveri della povera vedova e dei suoi figli. Ma chi commise tale misfatto? Le indagini si conclusero con l’arresto dei Ray Lamphere, già denunciato per stalking dalla vittima.

La fattoria (bruciata nell'immagine) ed il negozio non furono i soli ad essere incendiati: a quanto pare, Belle intascò dopo la morte delle figlie (morte sospetta), l'assicurazione della sua casa (nonchè delle sue figlie).

La fattoria (bruciata nell’immagine) ed il negozio non furono i soli ad essere incendiati: a quanto pare, Belle intascò, dopo la morte delle figlie (morte sospetta), l’assicurazione della sua casa (nonchè delle sue figlie).

Il nostro eroe, Asle Helgelien, spinse le indagini fino all’interrogatorio dell’ex dipendente Joe Maxson, che rivelò di avere scavato delle buche sotto il porcile destinate ai sacchi per l’immondizia. Si presero allora le pale e si avviarono i lavori di scavo… furono scoperti in sequenza i seguenti corpi: Andrew Helgelien, tutti i vecchi spasimanti, alcuni lavoratori, alcuni corpi di donne e bambini mai identificati e… il cadavere di Jenny!

A questo punto il lettore, forse un po’ sconcertato, si sarà rallegrato dela fine orribile fatta da quella specie di mostro, ma…

Ray Lamphere, in punto di morte, incarcerato per incendio doloso, fece un inquietante confessione… da alcuni anni lavorava per Belle Gunness. Negò di aver commesso un qualsiasi assassinio, ma asserì di avere più volte aiutato la sua amante a tagliare i corpi e a seppellirli. Aggiunse inoltre di averla vista per l’ultima volta alla stazione… il giorno dopo l’incendio! Grazie a questa confessione, si scoprì che la pazza omicida aveva escogitato un piano per fuggire, sostituendo al proprio corpo quello di una donna da lei recatasi in cerca di lavoro e, dopo averle tagliato la testa, mettendole indosso i propri vestiti; si premurò inoltre di lasciare accanto al corpo i propri denti finti. Per quanto riguarda i cadaveri dei figli… non aveva nessun motivo di salvarli: sarebbero stati solo un peso…

Tramite Ray Lamphere si venne anche sapere il metodo adottato per gli omicidi: per prima cosa gli uomini venivano accalappiati, serviti con pasti regali, accompagnati a letto e, in seguito, colpiti con un ascia nel sonno o avvelenati con la stricnina.

L’uomo ormai morente aggiunse di averla salutata alla stazione e, nonostante la donna gli avesse detto che gli avrebbe dato sue notizie, di avere perso i contatti.

Lo sceriffo non credette mai alle sue parole, ciò significa che quello che disse non fu mai provato. Eppure quali prove sarebbero necessarie? Come dimostrare la verità della testimonianza? Io, personalmente, ritengo che non ci siano motivi di contestazione per i seguenti motivi:

1)Il discorso è coerente

2)Le spiegazioni date sono ragionevoli e colmano alcuni buchi

3)L’uomo conosce dettagli che non potrebbe sapere (non so se la polizia rivelò i dettagli, ma vorrei fare notare come il veleno secondo lui usato sia molto plausibile, in quanto lo stesso dell’omicidio del primo marito; naturalmente potrei anche sbagliarmi, la mia è solo un ipotesi)

4)Le dimensioni del corpo bruciato di Belle non corrispondono al suo (ricordo che era molto alta e grossa); è vero che il fuoco può ridurle e disitratare il corpo, eppure quest’ultimo sembra ancora troppo piccolo

5)Il dottore riscontrò tracce di stricnina all’interno del cadavere

6)Ray Lamphere non aveva motivi per mentire

7)Come vedremo in seguito, Belle fu più volte avvistata; tra questi episodi ricordo l’avvistamento in un bordello da parte di un detective dilettante, che ne aveva riconosciuto la faccia; il detective pensò dunque di chiamarla col suo vero nome ed esclamò: “Belle!” la donna si girò di scatto e poi, pentitasene, si rigirò e rimproverò l’uomo. Successivamente degli amici della donna consigliarono al detective di non continuare le indagini per evitare guai.

Si evince dunque il motivo per il quale la data di morte presenta un punto interrogativo.

Il caso, oltre ad essere inquietante già di per sè, presenta degli ulteriori misteri che lo sono ancora di più. Primo fra tutti è il già citato corpo bruciato la cui identità è ignota. Il secondo è rappresentato da una stravagante teoria, che, anche se non del tutto qualora si adattino i dati, discorderebbe con una parte delle informazioni: quasi tutti i vicini testimoniarono di aver visto Belle compiere lavori troppo pesanti… da uomini, insomma, senza troppi problemi; si noti allora la sua statura e la sua corporatura e la descrizione, riportata dal sopravvissuto all’attentato, sul suo aspetto. In altre parole è opinione di molti che dietro Belle si nasconda in realtà… un uomo! Dicevo prima che ciò discorda con alcuni fatti, in particolare con l’abilità seduttiva della donna/uomo e dei suoi rapporti amorosi con gli uomini. Eppure, in teoria, potrebbe non esserci mai andata a letto, limitandosi ad uccidere (ciò contraddice in ogni caso la testimonianza del sopravvissuto); sempre in accordo con tale teoria (improbabile a mio avviso, ma da non sottovalutare), è un fatto sinistro, risalente al parto del suo primo figlio Philip: si dice infatti che durante il parto non volle essere assistita (cosa effettivamente molto strana) e, in più, la levatrice appena giunta la trovò già in piedi con un bambino troppo grande perfettamente pulito ed addormentato… In merito a quest’ultimo punto vorrei proporre un’altra ipotesi, secondo cui il bambino, come i fatti dimostrano, non è il suo, ma, probabilmente, fu semplicemente rubato.

L’ultimo dei misteri con cui vi lascio alle vostre riflessioni è il seguente: Un concittadino affermò con decisione di avere visto la donna, dopo la sua presunta morte, andare a fare visita alla sua amica del cuore Almetta Hay. Alcuni potrebbero ribadire che questo non è un fatto che significhi qualcosa, nè è attendibile. Ed io gli darei ragione, se solo Almetta non fosse morta e un teschio non fosse stato ritrovato sotto il suo materasso…

È rossa dell’Indiana la luna | Perché Belle forte e cupa era una | e pensa a tutti quegli uomini di Norvegia | che St. Paul mai più rivedranno
(Belle Gunness)

Link esterni:

Le informazioni sono state prese da:

http://it.wikipedia.org/wiki/Belle_Gunness

http://www.latelanera.com/serialkiller/serialkillerdossier.asp?id=BelleGunness

http://www.occhirossi.it/biografie/BelleGunness.htm

Spero di aver ricostruito e narrato in maniera chiara e precisa le informazioni raccolte, nonostante ciò la storia potrebbe essere stata col tempo deformata e arricchita con informazioni false. A tal proposito si notino le discordanze tra il primo link sopra fornito e gli altri due. A chiunque sia interessato all’argomento consiglio ricerche più approfondite su tali link o su altri; in quest’ultimo caso è gradito l’inserimento di ulteriori informazioni tramite commenti. In ogni caso ricordo a tutti di lasciare un commento sul loro pensiero a riguardo e di seguirci sulla nostra pagina Facebook.

Myster-K

Cari lettori, se state leggendo queto articolo, significa che:

a)Non avete niente di meglio da fare

b)Vi siete depressi perchè per ottenere il platino di Fallout New Vegas vi manca solo quel dannatissimo trofeo

Se appartenete a quest’ultima categoria, vi consiglio di rasserenarvi: seguendo un semplicisimo metodo (inventato e provato da me stesso), potrete vantarvi con gli amici del vostro tremilaquattrocentoventitreesimo platino, prima di quanto possiate pensare. Perciò basta con quella faccia tipica di chi si aspetta di dover perdere 7 ore della propria vita! Con questo efficace sistema ne basteranno solo 2-3!

Ma, adesso, entriamo nel dettaglio. La difficoltà del trofeo sta principalmente in questi dui punti:

1)Trovare un’ingente quantità di cibo

2)Riuscire a procurarsi 10.000 punti danno da curare

In merito al primo punto, forse molti di voi avranno pensato che aumentando la propria abilità di sopravvivenza, utilizzandola per cucinare i cibi più disparati, avrebbero potuto cibarsi maggiormente e recuperare allo stesso tempo molta vita. Niente di più sbagliato! Facendo così, si perde un mucchio di tempo per aumentare l’abilità e per trovare tutti i numerosi ingredienti. In base alla relazione tra energia recuperata e numero di ingredienti, il cibo più conveniente è la bistecca di geco, cucinata con il solo utilizzo della carne di geco e con soli 25 punti di sopravvivenza. Procurarsi la carne di geco sarà inoltre estremamente semplice; in particolare, il mio punto preferito per cacciare è la caverna di gechi vicino la città di Novac. Consiglio dunque di portarsi un compagno (Boone è proprio lì vicino) e di sterminare tutti i nemici dell’area, sia all’interno che all’esterno, ricordandosi, ovviamente, di raccogliere tutta la loro carne. Una volta finita la vostra scorta, ritornate di fronte alla caverna e ricominciate; qualora i nemici non si siano ancora rigenerati, aspettate alcuni giorni (nel gioco naturalmente, altrimenti che razza di guadagno di tempo sarebbe?) e ritornateci attraverso lo spostamento rapido. Per velocizzare l’attesa è consigliato disattivare dal menu delle impostazioni il salvataggio automatico dell’attesa, riattivandolo a missione compiuta. E’ inoltre sottinteso che l’abbassamento della difficoltà di gioco renderà tutto più facile.

Ecco il vostro obiettivo

Ecco il vostro obiettivo

Riguardo al secondo punto, la soluzione più comune, cioè farsi sparare addosso, per quanto possa sembrare la più ovvia, risulta estremamente lenta. E allora come fare? Non preoccupatevi: ho io la soluzione! Esplorando New Vegas, ho scovato un posticino che fa proprio al caso nostro, il suo nome è “Acciaio di New Vegas“: un’acciaieria abbandonata che potrete trovare al punto “P4” di questa mappa presa direttamente da Falloutwiki. All’interno dell’edificio esiste una base circolare usata per fondere l’acciaio (potete quindi immaginare la sua temperatura); se il giocatore ci salta di sopra, perderà rapidamente vita. Ed è questo il punto più importante! Saltandoci sopra ripetutamente risparmieremo un sacco di tempo, trovando così una soluzione al nostro secondo problema.

Riassumendo, il giocatore dovrà:

1)Recarsi alla caverna infestata di gechi presso Novac (possibilmente con un compagno)

2)Sterminare i gechi all’interno e all’esterno

3)Prendere la loro carne

4)Cucinare le bistecche di geco

5)Spostarsi a “Acciaio di New Vegas”

6)Infliggersi danni saltando ripetutamente nella lava

7)Curarsi mediante le bistecche di geco

8)Attendere alcuni giorni

9)Ripetere i punti precedenti fino al conseguimento del trofeo

Spero che l’articolo sia stato di vostro gradimento; non dimenticate di lasciare un commento e di seguirci tramite la nostra pagina Facebook.

Myster-K

L’ufologia, cos’è? Per definizione è lo studio di tutto ciò che ha a che fare con i cosiddetti “oggetti volanti non identificati”. Molti di voi lo sapranno, ma allora, perché sto qui a dirvelo? Beh, sempre andando avanti con la descrizione, si può dire che essa è una pseudoscienza. Già questo dovrebbe fare ricredere sul fatto che sia solo una baggianata, poiché pseudoscienza significa che ha qualche affinità con le reali scienze, tuttavia, non tanto per l’argomento, quanto per la scarsa capacità e professionalità di chi se ne occupa (ufologo non è una professione, non significa niente!), non può essere associata alla scienza. Ma tutto questo è vero? In realtà, anche in questo caso, come spesso accade, il confine tra verità e menzogna è sottilissimo. Se si considera, infatti, il senso stretto dell’ufologia, ovvero la visione di filmati nei quali teenagers ubriachi riprendono una tartaruga, scambiandola per un rettiliano (anche se alcuni filmati possono essere interessanti e /o veritieri, ne parleremo prossimamente), di certo non può essere scientifica; se si considera, invece, in senso più ampio, la ricerca, dovuta alla convinzione di non essere le uniche forme di vita in tutto l’universo, di altre creature, evolute o meno, bisogna ricordare che sopra le nostre teste, mentre state leggendo il mio articolo (perché lo state leggendo, vero? E anche attentamente, giusto?), sta volando un prodigio della tecnologia, costato tempo e denaro, che ha lo scopo di individuare pianeti extrasolari abitabili, per noi e, quindi, possibilmente, anche per altri; capito cos’è? No? Ancora qualche minuto per pensarci…ma è il telescopio Hubble! Ciò dimostra che anche la scienza ufficiale è interessata in questo campo (si può ricordare ancora il programma SETI). L’ufologia, in se, non è così ridicola come ci appare, ma, se fatta seriamente, è interessante e apre la mente a nuovi orizzonti. Certo, alcune cose possono sembrare impossibili, però, è davvero così o noi le riteniamo tali e, di conseguenza, lo diventano?

E con questa domanda vi lascio ai vostri pensieri. Commentate e, se volete, rispondete.

Alla prossima.

Myster-X

 

 

Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Ufologia